Partendo dagli elementi geometrici fondamentali, Kandinskij cerca di creare una sorta di “grammatica” della pittura astratta. Il suo obiettivo, che costituiva anche il fulcro delle sue lezioni al Bauhaus, era far interagire correttamente le figure geometriche di base con i colori primari, per poi estendere tali regole a tutte le possibili combinazioni forma-colore: “In arte, come in natura, la ricchezza delle forme è senza limiti”.
In Accento in rosa, il cerchio con la sua mobilità, esprime un’energia positiva, reagendo alla staticità e negatività del quadro. Gli aloni che circondano alcuni cerchi, sono infine la rappresentazione visiva delle “aure che segnalano il corpo spirituale e il corpo astrale”, che vanno ricondotte agli studi teosofici dell’artista. Ogni colore, ogni tonalità, ogni piccola sfumatura corrisponde ad uno stato interiore dell’artista, trasmesso direttamente allo spettatore.