Erinni dormiente

2010
Olio su tela
cm 60×60
Nella mitologia greca le Erinni erano ritenute dee della vendetta, ma in modo inesatto: erano piuttosto severe custodi della legge naturale, della buona fede e della carità verso i più deboli e i forestieri.

Se le finalità delle Erinni possono dirsi quasi cristiane, non altrettanto si può dire però dei loro metodi: perseguitavano inesorabili chi uccideva od offendeva un consanguineo – in special modo la madre – chi non rispettava il padre o il fratello maggiore e chi spergiurava.

Erano tre: Aletto l’“inarrestabile”, Tisifone “la vendicatrice” e Megera. Secondo alcune interpretazioni le avrebbe partorite la Madre Terra, secondo altre sarebbero state figlie della Notte o di Crono.

Le Erinni figurano in numerose tragedie greche come ad esempio nell’“Oreste” di Eschilo, in cui perseguitano il protagonista per aver ucciso la propria madre Clitennestra, moglie di Agamennone. Vennero chiamate anche Eumenidi ossia “buone madri” e da buone madri effettivamente si comportavano con chi era rispettoso delle leggi.

Si deve forse a questa quieta rappresentazione in marmo, il fatto che all’Erinni Ludovisi si associ la caratteristica di “dormiente”.

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